Azzolina: “Annullamento? L’esame di maturità si farà”

Tra vent’anni non lo ricorderete come un qualsiasi esame. Sarete i ragazzi della Maturità 2020, quella svolta in un momento che andrà a finire sui libri di storia“.
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Pubblicato da Lucia Azzolina su Mercoledì 29 aprile 2020


Maturità 2020, Azzolina: niente scritti, orale da 40 crediti, no alla tesina ma argomento scelto insieme ai professori. Si parte il 17 giugno

Il ministro dell’Istruzione Azzolina, ieri nel corso di una diretta sul sito Skuola.net ha delineato il prossimo esame di maturità.

L’esame rappresenterà la conclusione di un percorso, questo deve tranquillizzare molto i ragazzi, i loro professori (la commissione sarà tutta interna) li conoscono, da cinque anni. Prima della pandemia i crediti curricolari erano 40; ho pensato che quel sistema non potesse restare così – dice nell’intervista la Ministra Azzolina – Voglio che venga valorizzato di più il percorso. Ho perciò deciso di invertire quel sistema: 60 crediti al curriculum dello studente, 40 all’orale”. Come verrà calcolato il punteggio di partenza? “Sarà una riconversione delle vecchie tabelle proporzionata ai crediti ottenuti negli anni precedenti, nell’ultimo triennio”.

Anche le prove, come detto, sono destinate a cambiare pelle; con gli scritti cancellati e un orale più lungo. E qui s’inserisce una novità di cui non si era ancora parlato: “Interverremo – sottolinea Azzolina – sulla possibilità di far partire gli studenti da un argomento sulle materie d’indirizzo, scelto assieme ai loro professori. Ma non sarà assolutamente una tesina”.

I maturandi, poi, racconteranno anche la loro esperienza di alternanza scuola lavoro “nella massima libertà, fin dove sono arrivati. Perché non tutti hanno concluso le ore previste”. Mentre su Cittadinanza e Costituzione, altro elemento entrato nell’orale dallo scorso anno la Ministra vorrebbe che “in qualche modo vi rientrasse anche il coronavirus. Vorrei che gli insegnanti ascoltassero quello che hanno da dire gli studenti su questo periodo, come cittadini”.

Gli esami si dovrebbero svolgere ‘dal vivo di persona’: sebbene “Mai e poi mai metterei a rischio la loro vita. Tramite il comitato tecnico-scientifico possiamo portare gli studenti a farli in presenza”.

Nessun dubbio, invece, sulle date: si parte il 17 giugno, come previsto.

Aggiunge poi la ministra dell’Istruzione che l’esame si debba fare e che “ritengo sia un momento fondamentale nella vita di un ragazzo, lo porta alla vita adulta, è un passaggio a una fase successiva (università, lavoro), meno protetta”. Provando a trovare uno spunto per convincere anche i più scettici: “Tra vent’anni non lo ricorderete come un qualsiasi esame. Sarete i ragazzi della Maturità 2020, quella svolta in un momento che andrà a finire sui libri di storia

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