Fonte: Consiglio dei Ministri n.37, la dichiarazione del Presidente Conte
Lunedì, 16 Marzo 2020
Al termine del Consiglio dei Ministri, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, hanno illustrato in conferenza stampa il Decreto #CuraItalia. In apertura la dichiarazione del Presidente Conte.
Buongiorno a tutti,
abbiamo appena concluso i lavori del Consiglio dei Ministri e questo è un passaggio importante, quello che c’è stato oggi, perché abbiamo approvato il decreto legge contenente le misure economiche.
Il Governo è vicino alle tante imprese, ai commercianti, ai liberi professionisti, alle famiglie, ai nonni e alle mamme, ai papà, anche ai giovani, che stanno facendo tutti enormi sacrifici per il bene comune, per il bene più alto che è quello della salute: la salute dei cittadini, la salute pubblica.
Nessuno deve sentirsi abbandonato. È stato questo il nostro obiettivo fin dall’inizio e oggi questa deliberazione, questa approvazione del decreto legge lo dimostra.
Lo Stato è qui, le misure di sostegno e di spinta che sono state inserite in questo decreto ne sono concreta testimonianza. Concreta testimonianza della presenza dello Stato. Stiamo offrendo una nostra risposta anche sul terreno economico, possiamo quindi parlare di modello italiano non solo per quanto riguarda la strategia di contrasto alla diffusione del contagio, ma possiamo iniziare a parlare anche di un modello italiano anche per quanto riguarda la strategia, la politica economica per far fronte a questa grande emergenza economica e sociale. Siamo stati i primi a mettere in campo qualcosa come 25 miliardi di euro di denaro fresco a beneficio del sistema economico italiano, a beneficio delle imprese, a beneficio delle famiglie. E attiviamo flussi, attenzione, per complessivi 350 miliardi.
Questa è una manovra economica poderosa. Permettetemi di sottolinearlo: non abbiamo mai pensato e dimostriamo di non pensare di poter combattere un’alluvione con gli stracci, con i secchi, noi stiamo cercando di costruire, pienamente partecipi degli sforzi che tutti gli italiani stanno facendo, una vera e propria diga per proteggere imprese, famiglie e lavoratori. Su questa strada vogliamo che l’Europa ci segua.
I segnali, i primi pronunciamenti sono importanti ma è chiaro che l’Italia è promotrice di un messaggio che si estende a tutte le istituzioni europee. Il ministro Gualtieri tra un po’ – adesso lascerò la parola a lui – entrerà nell’Eurogruppo e io fra qualche minuto avrò una videoconferenza con il G7.
L’Italia è in prima fila. Dobbiamo agevolare e sostenere gli Stati in questa fase facendo tutto quello che serve per aiutare i nostri cittadini. È una partita europea che va giocata a viso aperto con spirito di collaborazione e una strategia condivisa di aiuto, di solidarietà vera ed effettiva che noi vogliamo mettere in campo. E confidiamo che tutti gli altri Stati membri ci seguiranno.
Ancora, e concludo lasciando la parola al ministro Gualtieri, con questo decreto, forte e deciso nei numeri delle misure, noi non esauriamo il nostro compito per quanto riguarda gli interventi in campo economico.
Siamo consapevoli che questo decreto non basterà ma voglio dire ai lavoratori, alle imprese e alle famiglie che oggi il governo risponde presente e risponderà presente anche domani.
Domani ovviamente dovremo già predisporre nuove misure perché dovremo anche ricostruire un tessuto economico-sociale che viene fortemente intaccato da questa emergenza. Come? Con un piano di ingenti investimenti che dovremo ovviamente promuovere con una rapidità che il nostro Paese non ha mai conosciuto prima. Quindi semplificazione, innovazione, alleggerimento delle tasse. Concludo dicendo che sono davvero orgoglioso perché sono partecipe di questa grandiosa comunità che addirittura ho l’onore di guidare in questo frangente così complesso, così delicato per la nostra storia. Tanti italiani sono direttamente in trincea negli ospedali, nelle fabbriche, nelle farmacie, dietro le casse di un supermercato. Tanti rimangono a casa ma non rimangono inerti. Li sostengono da un balcone, da una finestra, cantano con loro, cantano l’inno nazionale. Possiamo essere davvero orgogliosi di essere italiani. Insieme ce la faremo.