DPI e apparecchiature: il punto sulla produzione e distribuzione
Le attività di approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e delle apparecchiature necessarie a contrastare l’emergenza proseguono e crescono senza soluzione di continuità.
Rif.: Ministero della Salute
DPI e apparecchiature, il punto sulla produzione e distribuzione
“Le attività di approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e delle apparecchiature necessarie a contrastare l’emergenza proseguono e crescono senza soluzione di continuità: i posti letto in terapia intensiva, che erano 5.179 all’inizio dell’emergenza, sono diventati 9.284. Ovvero il 79% in più. Quelli nei reparti di malattia infettiva e pneumologia, che erano 6.198, sono adesso 34.320. Oltre quattro volte di più. Credetemi: è stato fatto uno sforzo gigantesco”.
Sono i dati che il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri ha illustrato nella conferenza stampa del 4 aprile. Continuando ha affermato: “A ieri sera abbiamo complessivamente distribuito 72,3 milioni di apparecchiature e dispositivi… “Abbiamo consegnato ed installato nelle varie Regioni 1.679 ventilatori per la terapia intensiva e sub-intensiva. La dimensione degli approvvigionamenti e l’efficienza della distribuzione ci ha permesso di equilibrare meglio la ripartizione territoriale di queste fondamentali apparecchiature. Adesso anche le regioni del Sud sono progressivamente dotate degli strumenti necessari per il contrasto all’epidemia in una dimensione rilevante”.
Inoltre, sull’incentivo #CuraItalia gestito da Invitalia ha dichiarato: “In 9 giorni sono state presentate ad Invitalia 447 proposte di investimento per riconvertire o avviare impianti di produzione di dispositivi di protezione individuali. Di queste 217 sono state rigettate per motivi ostativi; 200 sono in valutazione; 30 sono state approvate. Di questi 30 progetti, 16 sono riconversioni e 14 ampliamenti; verranno effettuati in 10 regioni; produrranno un investimento complessivo di 13,6 milioni.”.
Il Commissario ha anche fatto riferimento all’accordo firmato il 3 aprile con Confindustria per la produttività industriale, che serve a garantire senza soluzione di continuità gli approvvigionamenti delle imprese italiane e fornire al Commissario una quantità di questi dispositivi in modo da dare un contributo alla distribuzione per i cittadini e il sistema sanitario.
“Infine – ha concluso Arcuri – volevo dirvi del progetto per la produzione industriale di mascherine protettive realizzato in partnership fra il Commissario straordinario di governo per l’emergenza Covid-19 e il Ministro della Giustizia Bonafede e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria: otto impianti automatizzati che arriveranno nell’arco dei prossimi 15 giorni consentiranno di produrre 400.000 mascherine al giorno che potranno poi progressivamente aumentare. Di questi 3 stabilimenti saranno ubicati presso gli istituti di Milano Bollate, Salerno e nel Polo di Roma Rebibbia. Il ciclo produttivo comprenderà anche la ricezione e preparazione del tessuto non tessuto, nonché lo stoccaggio e la sanificazione delle mascherine. Sapere che anche dalle carceri si possa dare un contributo a questa guerra ci dà davvero la forza per andare avanti cercando di vincerla. Giorno e notte”.
Fonte: Comunicato stampa Invitalia del 4 aprile 2020
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Data di pubblicazione: 5 aprile 2020 , ultimo aggiornamento 5 aprile 2020